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mercoledì 23 marzo 2011

LE RAGAZZE E I RAGAZZI DIVERSAMENTE ABILI SONO STATI ESCLUSI DALLA COMPETIZIONE CAMPESTRE.



                                                         





               Rio Saliceto 23.03.2011


PER LA PRIMA VOLTA DA QUANDO ESISTONO I GIOCHI DELLA GIOVENTU', LE RAGAZZE E I RAGAZZI DIVERSAMENTE ABILI SONO STATI ESCLUSI DALLA MANIFESTAZIONE SPORTIVA, NELLA SEZIONE CORSA CAMPESTRE.

I fatti in breve:

·          Con Nota prot. n. 1741 del 22/02/2011 il Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca (MIUR) ha comunicato che le Finali Nazionali dei Giochi Sportivi Studenteschi I e II grado, a.s. 2010/11, della disciplina Corsa Campestre si svolgeranno il giorno 20 marzo 2011 presso la località Nove (VI). Alla Nota mancano gli allegati necessari (Modello COR e Modello Iscrizione) per permettere agli studenti disabili di accedere alla finale.

·          DI FATTO GLI STUDENTI DISABILI SONO ESCLUSI DALLA FINALE DELLA CORSA CAMPESTRE PUR AVENDO PRESO PARTE, E VINTO LE SELEZIONI NAZIONALI.

·          In data 14 marzo la deputata PD Manuela Ghizzoni, insieme ad altre colleghe, presenta l'interrogazione rivolta alla Ministra dell'Istruzione Maria Stella Gelmini in relazione al grave fatto discriminatorio.

·          Il giorno dopo, 15 marzo, la notizia è ripresa solo da L'Unità. Tutti gli altri giornali tacciono.

·          Il 16 marzo sul sito del MIUR compare il comunicato di disdetta della notizia comparsa su L'Unità: non c'è alcun riferimento agli allegati mancanti che di fatto impediscono ai ragazzi disabili di partecipare alla finale di corsa campestre, si scarica ogni responsabilità sul CONI e si sostiene che le opposizioni stiano strumentalizzando a fini politici la questione.

·          Il 20 marzo scorso si sono tenute le finali della Corsa Campestre e i ragazzi disabili che si erano qualificati ne sono stati esclusi.

·          A questo quadro, già venato di cinismo e ipocrisia, si aggiungano le dichiarazioni rilasciate dalla Ministra alla trasmissione di Fazio “Che tempo che fa” del 13 marzo, in cui la titolare del Ministero ha dichiarato testualmente: “[Insegnanti di sostegno] Il problema è la loro distribuzione e il fatto che in alcune zone del Paese ne usufruiscono anche alunni che non ne avrebbero bisogno”. E qui i casi sono due: o la Ministra non sa di cosa sta parlando o scientemente muove accuse infondate, dunque diffama i genitori dei ragazzi disabili. Si, perchè per ottenere un sostegno per una disabilità occorre per prima cosa prendere atto delle difficoltà dei propri figli e accettarle. Poi bisogna sottoporre la ragazza o il ragazzo a un calvario di test su test per verificare il livello di disabilità. Infine, una volta accertata la disabilità, questa viene certificata e periodicamente riesaminata e rivalutata. La Ministra forse ignora il fatto che molti genitori, pur di non sottoporre i propri figli a tali e tanti stress, preferiscano non fare richiesta di sostegno, pur avendone i propri figli il pieno diritto.

·          E ALLORA MINISTRA? A CHE GIOCO GIOCHIAMO?

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