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venerdì 17 dicembre 2010

L’OCSE CERTIFICA il DISASTRO ITALIANO.

''L'Italia delude'' e sul fronte dell'uscita dalla crisi ''ancora una volta rimane indietro''.

Molti quotidiani riportano le ultime indagini dell’Ocse (l’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico). 

Su l’Unità si legge: "Molte tasse, poco lavoro e pochi servizi. Questa la miscela depressiva prodotta dall'IMMOBILISMO del governo Berlusconi durante la crisi più dura del secolo. Secondo gli ultimi dati Ocse relativi al 2009, per la pressione fiscale l`Italia sale al terzo posto, subito dopo la Danimarca e la Svezia, due Paesi modello quanto a welfare e servizi. Per il nostro Paese si tratta di un livello mai visto da 15 anni a questa parte: il 43,5%."

L’Ansa riporta invece l'analisi del centro studi di Confindustria: persi 540 mila posti, male anche 2011, disoccupati raddoppiati in 3 anni; calo senza lavoro solo da 2012 - Con la crisi, dal primo trimestre 2008 al terzo trimestre 2010, il numero di occupati in Italia è diminuito di 540mila, senza contare le ore di Cig che hanno un impatto pari a 480mila unità di lavoro. Il centro studi di Confindustria, stima che "il numero delle persone occupate continuerà a diminuire nel 2011" (- 0,4%). Il tasso di disoccupazione toccherà il 9% nel quarto trimestre 2011, e "inizierà a scendere molto gradualmente nel corso del 2012". Il numero dei disoccupati è ad ottobre 2010 (2,167 milioni) "più del doppio rispetto ad aprile 2007.

NON SAREBBE ORA DI FARE SERIAMENTE QUALCOSA?

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