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martedì 7 giugno 2011

Qualcosa da dire







Concita De Gregorio fonte L'Unità 



Giorgio Napolitano è “un elettore che fa il suo dovere”, oltreché il presidente della Repubblica accolto in ogni piazza e in ogni teatro nella nuova Italia della rivoluzione gentile - da ovazioni di popolo. Dunque, dice, andrà a votare. Poiché ci andrà anche sua moglie Clio dobbiamo sottrarre questi due voti ai 25 milioni e 332 mila 487 che servono ad ottenere il quorum. In casa mia siamo in dieci, a votare: coi voti dei coniugi Napolitano fanno dodici. Ne mancano 25 milioni e 332 mila 475. Potremmo tutti insieme cominciare a contare quanti voti portiamo, e vediamo quanti ne mancano al quorum. Rinunciare a votare è un delitto, in democrazia. Io credo che gli italiani l’abbiamo capito benissimo. Sarà una sorpresa per molti svegliarsi il 13 mattina e vedere quanta gente c’è che ha detto: eccomi.
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