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mercoledì 4 aprile 2012

la nota del mattino



Mercoledì 4 aprile 2012 
1. LAVORO 1. BERSANI HA VINTO LA PRIMA MANCHE, HA CHIARITO LE PROPRIE 
POSIZIONI CON MONTI. 
IL GOVERNO LE HA ACCETTATE. ORA SI ASPETTA IL  RESTO PER VERIFICARE SE ALLE PAROLE CORRISPONDONO I FATTI. 
La tenacia, la determinazione e la ragionevolezza del segretario nazionale del Pd, Pier Luigi Bersani, hanno prodotto la vittoria della prima manche nella partita sulla riforma  del lavoro. Ieri sera, nel corso dell’incontro con il presidente del Consiglio, Mario Monti, e poi anche con gli altri segretari dei partiti che sostengono il  Governo, Udc e Pdl, il leader del Pd è riuscito ad ottenere che la riforma si avvicini al modello tedesco, prevedendo per l’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori procedure di conciliazione veloce, la possibilità di ricorrere al giudice, la possibilità del reintegro.
“Sciolti tutti i nodi” ha detto alla fine dell’incontro Mario Monti. Ma bisogna andare  con i piedi di piombo: bisogna ancora verificare come il governo metterà nero su  bianco nel testo del disegno di legge le cose che Bersani ha detto a Monti e che il  presidente del Consiglio ha dichiarato di tenere presenti nella stesura finale del provvedimento. 
Per avere un’idea dei possibili cambiamenti e del perché il Pd ora attende di leggere i testi per una  valutazione oggettiva si può leggere su Il Sole 24 ore: 
2. LAVORO 2. ANCHE I LAVORATORI DI DESTRA VOLEVANO L’ACCORDO. PER QUESTO ERA PREVEDIBILE CHE IL PDL AVREBBE FATTO MELINA E POI ACCETTATO.
Anche i lavoratori che votano a destra volevano una formulazione dell’articolo 18 diversa da quella preparata dal ministro del Welfare Elsa Fornero. Ecco perché, al di là della melina politica e delle posizioni strumentali e provocatorie, il Pdl alla fine era chiaro che avrebbe accettato una mediazione. Tra l’altro il Pdl lamentava un eccesso di burocrazia nelle norme per l’ingresso nel lavoro, difetto in realtà riscontrabile nel testo Fornero. E anche su questo tema ora bisognerà verificare come il governo passerà dalle parole ai fatti.

3. NIENTE MANOVRE BIS. MA NON QUESTO NON CAMBIA LE CARTE IN TAVOLA: 
IL RIGORE NON BASTA, CI VUOLE UNA SPINTA ALLO SVILUPPO IN EUROPA E IN ITALIA. INTERVISTA A MONTI SUL FUTURO.
L’unione europea e lo stesso governo italiano hanno smentito ieri una indiscrezione del Financial Times in base alla quale l’Italia avrebbe dovuto fare una manovra aggiuntiva, a causa della recessione e degli alti tassi di interessi. Lo stesso Monti ha smentito. Ma il problema resta: solo con il rigore il paese è destinato a restare al palo e a subire le pesantissime ripercussioni della recessione sulle aziende, sui lavoratori, sulle famiglie. Da tempo (sono almeno tre anni che il Pd lo dice) il Partito Democratico propone  ricette nelle quali, accanto al rigore sui conti, ci sono misure per sostenere lo sviluppo e rilanciare il paese. Il Pd sta lavorando anche in Europa con gli altri partiti progressisti su una piattaforma destinata a sostenere lo sviluppo (eurobond, projectbond, tasse sulle transazioni finanziarie, fondi per la ricerca…). Ma è decisivo che anche in Italia si prendano alcune iniziative, come l’allentamento del patto di stabilità interno per dare ai comuni virtuosi la possibilità di fare gli investimenti, come l’avvio di un meccanismo di triangolazione Cassa depositi e prestiti- banche- comuni per il pagamento dei debiti delle amministrazioni locali nei confronti delle piccole e medie imprese, strozzate letteralmente dai mancati pagamenti dei lavori, l’avvio di una politica  industriale che individui, nell’ambito delle scarse risorse disponibili, alcune iniziative di rilancio e di avanzamento nei settori di punta, come la green economy.
Articolo di Paolo Guerrieri su l’Unità: 

Su La Stampa lunga intervista a Mario Monti: 

4. IL PASTICCIO DELL’IMU, L’IMPOSTA VOLUTA DAI LEGHISTI E INTRODOTTA CON IL FEDERALISMO FISCALE DELLA DESTRA, METTE I COMUNI IN DIFFICOLTA’. SI RISCHIA LA CRISI PER I SERVIZI PUBBLICI ALLE FAMIGLIE.
L’Imu, l’imposta introdotta durante il governo Berlusconi con un pasticcio nel federalismo fiscale voluto dalla Lega Nord e sostenuto dal Pdl, sta provocando molti problemi. La nuova imposta (che comprende anche l’ex tariffa per la raccolta dei rifiuti oltre alla imposizione patrimoniale sugli immobili) si dovrà applicare a giugno solo per le aliquote minime. Due, soprattutto, i problemi che ne seguiranno. Da un lato i comuni non incasseranno in questo modo una somma pari ai tagli decisi dal governo dei trasferimenti di risorse finanziarie pubbliche. Di conseguenza, i sindaci si troveranno strozzati e rischiano di non poter garantire i servizi pubblici ai cittadini (trasporti, asili nido…..). Dall’altro lato, i cittadini rischiano di dover subire una vera stangata a fine anno (la seconda rata) quando dovranno versare il saldo, anche per quanto riguarda le aliquote maggiorate che nel frattempo avranno deciso i comuni. 
5. LEGA NORD, LO SCANDALO COINVOLGE BOSSI. A QUESTO PUNTO DECISIVO CHE SI APPROVI LA LEGGE SUI PARTITI E LA LORO TRASPARENZA PRESENTATA DAL PD. IL PD GIA’ CERTIFICA I PROPRI BILANCI E FARA’ FIRMARE AI CANDIDATI IL CODICE ETICO PER GLI AMMINISTRATORI. MA ATTENZIONE: LA CRISI DELLA LEGA DIPENDE DAL FALLIMENTO DELLA SUA POLITICA.
Altro che Roma ladrona. Lo scandalo che in questi giorni coinvolge il tesoriere della Lega e le accuse sull’uso dei soldi pubblici per le necessità della famiglia di Umberto Bossi sono pesantissime. 
L’ennesimo scandalo indica la necessità di approvare subito la proposta presentata dal Pd sulla riforma dei partiti in base all’applicazione dell’articolo 49 della Costituzione.
Dalle agenzie di stampa, dichiarazione di Maurizio Migliavacca, coordinatore della segreteria nazionale del Pd: (ANSA) - ROMA, 3 APR - "E' urgente la discussione e l'approvazione in Parlamento di una legge sui partiti per dare finalmente attuazione all'articolo 49 della Costituzione. Non è più una riforma prorogabile perché servono trasparenza e credibilità per mettere in sicurezza la democrazia del nostro Paese". Lo dichiara Maurizio Migliavacca, coordinatore della segreteria nazionale del PD, commentando l'inchiesta che coinvolge il tesoriere della Lega. "La proposta di legge presentata dal Partito democratico in Parlamento - aggiunge - prevede che i partiti siano trasformati in associazioni riconosciute con personalità giuridiche e che la concessione dei rimborsi elettorali venga vincolata a paletti statutari, stabilendo anche la certificazione dei rendiconti ad una società di revisione e il controllo da parte della Corte dei Conti". (ANSA). In questo contesto vale la pena di ricordare che Il Pd, fin dalla nascita, fa certificare il proprio bilancio da una società di revisione esterna e indipendente (la stessa che certifica il bilancio della banca d’Italia) e farà firmare ai propri candidati dalle elezioni il codice etico per gli amministratori. Al di là dei problemi gravissimi sull’uso del denaro del finanziamento pubblico, bisogna segnalare però che la crisi della Lega nasce dal fallimento della sua politica e dei suoi obiettivi. 
In proposito si può leggere il commento di Stefano Folli su Il Sole 24 Ore:
6. LA SEGRETERIA DEL PD HA DISCUSSO IERI SULLE STRATEGIE PER LE PROSSIME
ELEZIONI AMMINISTRATIVE.
Ieri mattina la segreteria nazionale del Pd si è riunita per fare il punto sulle candidature, sulle alleanze e sulle strategie per le prossime elezioni amministrative. La relazione è stata svolta da Davide Zoggia. Dalle agenzie di stampa: Roma, 3 apr. (Adnkronos) - "Ripartiamo dai comuni per ricostruire l'Italia: è lo spirito con cui il Partito Democratico affronterà la campagna elettorale per le amministrative del 6 e 7 maggio, così come è emerso oggi nella riunione della segreteria Nazionale". Lo afferma Daive Zoggia, responsabile Enti locali del Pd. "Il Pd -osserva- ha già dimostrato a livello nazionale di mettere l'Italia prima degli interessi di partito. Ora, con le elezioni amministrative, c'è l'occasione di far ripartire dalle cittá e dai comuni la riscossa civica della quale c'è bisogno nel paese. Si tratta di un appuntamento importante che chiama al voto quasi 9 milioni di italiani, in circa 1000 comuni di cui 29 capoluoghi. Ai cittadini chiediamo di scegliere sindaci e amministrazioni che indicano come priorità la solidarietà, il civismo, i servizi e il welfare per le famiglie". 
"In molti comuni gli elettori troveranno la lista del Pd, ma in molti altri il partito ha svolto uno ruolo aggregatore, dando vita a liste civiche legate ad esperienze politiche o amministrative locali. Un po’ ovunque invece troveranno un centrodestra che ha portato il paese al disastro e che ora è diviso o confuso, e non solo non è stato in grado di rinnovare l'alleanza Pdl-Lega, ma non è riuscito neanche ad individuare candidati comuni. Equa ripartizione dell'Imu, allentamento del Patto di Stabilità e maggiore attenzione alle politiche a favore degli Enti Locali saranno i temi su cui il Pd incalzerà il governo in queste settimane. 
E intanto rivolgiamo un invito agli amministratori del centrosinistra, già eletti, di partecipare alla campagna elettorale per le amministrative come esempio di buon governo, di attenzione e vicinanza agli elettori in un momento critico dei rapporti cittadini-politica" .




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