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martedì 18 ottobre 2011



La nota del mattino

INCIDENTI A ROMA. MARONI OGGI IN SENATO PARLA DI NUOVE NORME PER TACERE SUI BUCHI NELLA PREVENZIONE. IL PD: USIAMO MEGLIO LE NORME CHE GIA’ CI SONO.

 I POLIZIOTTI SCENDONO IN PIAZZA CONTRO I TAGLI.


Oggi pomeriggio il ministro Roberto Maroni interverrà al Senato per riferire sugli incidenti di Roma. In vista di questo appuntamento già ieri è nato un dibattito e sono cominciate le indiscrezioni sulla necessità di nuove e più severe norme per l’intervento delle forze dell’ordine. Antonio Di Pietro, leader dell’Idv, ha addirittura lanciato l’idea di ripescare la legge Reale, che fu applicata contro il terrorismo negli anni Settanta e che prevedeva diverse norme estreme, fino alla possibilità dell’uso delle armi da parte della polizia.
Ma è necessario? Con interventi al massimo livello, dalla presidente del Pd, Rosy Bindi, alla presidente del gruppo al senato, Anna Finocchiaro, e con le indicazioni del responsabile sicurezza e del responsabile giustizia, Emanuele Fiano e Andrea Orlando, il Partito democratico ha chiarito ieri la propria posizione: sostegno e solidarietà senza se e senza ma alle forze dell’ordine impegnate sabato a Roma. Ma prima di parlare di leggi speciali bisogna verificare se è stato fatto tutto ciò che era possibile, se è stata fatta la dovuta opera di prevenzione (considerato che i violenti avevano annunciato tutto su internet), se le leggi esistenti sono state usate bene, se i tagli alla sicurezza non abbiano influito sulla “quantità” dei meccanismi di difesa messi in atto. 
Oggi scendono in piazza i rappresentanti delle forze dell’ordine per denunciare che, con i tagli del governo, non hanno più mezzi, uomini e risorse per garantire la sicurezza. Da Il Messaggero: “Oggi i poliziotti scenderanno ancora in piazza, ma stavolta per protestare in prima persona. «Stavolta gli indignati saremo noi», grida Nicola Tanzi, segretario generale del Sap. La protesta seguirà una sua originale coreografia: i poliziotti porteranno con sé in piazza dei bidoni vuoti di benzina.
Chiederanno ai cittadini un contributo simbolico per riempire di carburante le taniche così da permettere alle auto di funzionare. E` la protesta più clamorosa degli ultimi tempi contro i tagli al comparto sicurezza. In piazza scenderà la stragrande maggioranza delle sigle sindacali della polizia di Stato, dal Sap al Siulp alla Ugl e alla Consap, della polizia penitenziaria (Sappe, Uilpe Fns Cisl), del Corpo forestale dello Stato (Sapaf, Fesifo, Fns Uil, Ugl) e dei Vigili del fuoco (Fns Cis, Ugl, Uil Vvff e Conapo).
L`appuntamento è davanti alla Camera, al Senato e in altre piazze italiane. “La nostra mobilitazione si rende necessaria - spiegano i sindacati - perché il Governo negli ultimi tre anni non ha tenuto fede ai vari impegni presi, riducendo sul lastrico i comparti Sicurezza e Soccorso pubblico. Appena tre giorni fa l`Esecutivo ha tagliato altri 60 milioni di euro, nell`ambito del disegno di legge stabilità, alle voci di bilancio destinate all`ordine pubblico e alle missioni”. I sindacati rincarano poi la dose: «In un periodo di grave crisi economica come quello che stiamo vivendo dicono - quasi ci vergogniamo a chiedere un contributo economico ai cittadini, ma siamo davvero arrivati al game over.
Entro poche settimane termineranno gli ultimi buoni benzina necessari per le nostre volanti, dopodiché non potremo più presidiare i quartieri della città. E la responsabilità di tutto questo è del Governo». «I veri indignati siamo noi poliziotti», insiste Nicola Tanzi, “Stiamo contando i feriti dopo gli scontri di sabato - continua - e siamo stufi di dover stilare ogni volta questo triste bilancio. Si rafforzano, pertanto. le ragioni della nostra mobilitazione nazionale. Siamo costretti a protestare pubblicamente – dice ancora - perché da qui a qualche tempo rischiamo di non essere più in grado di garantire la sicurezza dei cittadini. Al Governo, al di là di tante belle parole di solidarietà, chiediamo fatti. Fatti concreti”…..  

venerdì 7 ottobre 2011

Nota del 7 Ottobre 2011




1. LE ASSICURAZIONI DELLA BCE RASSERENANO I MERCATI. MA LA CRISI E’ TUTTA ANCORA LI’. BASTA UN GRANELLO DI SABBIA PERCHE’ TORNI LA TEMPESTA: BASTA CHE OGGI POMERIGGIO I DATI SUI POSTI DI LAVORO IN USA SIANO NEGATIVI.

Il presidente uscente della Banca centrale europea, Jean-Claude Trichet, ha presieduto ieri l’ultima riunione di vertice del suo mandato. La Bce ha lasciato invariati i tassi di interesse, ma ha garantito che si muoverà per sostenere il sistema bancario. Dopo le dichiarazioni del cancelliere tedesco, Angela Merkel, questa nuova presa di posizione ha rassicurato i mercati.
La crisi però non è ancora tutta lì. Siamo di fronte alla crisi peggiore dal 1929. Non basterà un giorno e nemmeno un anno per uscirne. Intanto sarà necessario che nella prossima riunione dei vertici dell’Unione europea si confermino concretamente le intenzioni della Germania e che anche gli altri paesi siano d’accordo. E’ necessario che tutti i paesi diano il proprio assenso per il rafforzamento del fondo salva stati. E questa sarà solo la precondizione per un lungo periodo di cura in Europa.
Basta un granello di sabbia per rimettere in panne tutto il meccanismo. Oggi pomeriggio, per esempio, dagli Usa arriveranno i dati sull’occupazione di settembre. Se non arriveranno notizie positive, tutti i mercati interpreteranno queste informazioni come la conferma del pericolo recessione.

2. IL GOVERNO DEGLI IRRESPONSABILI. SLITTA IL DECRETO PER LO SVILUPPO. SLITTA LA NOMINA DEL SUCCESSORE DI DRAGHI. SI RIPARLA DI CONDONO. BERLUSCONI DICE CHE FARA’ UN PARTITO DAL NOME FORZA GNOCCA E BOSSI SPIEGA CHE SI VOTERA’ PRIMA DEL 2013 .

Nel mezzo di una crisi di proporzioni storiche, il governo italiano e i partiti che lo sostengono si rivelano per quello che sono: irresponsabili, oltre che incapaci. Le lotte interne alla maggioranza sono state risolte per ora con il rinvio al 20 ottobre del decreto per lo sviluppo, cioè per le riforme strutturali che dovrebbero rimettere l’Italia sul cammino della crescita. A parte le diverse posizioni, l’unica misura certa che al centrodestra sta davvero a cuore è il condono tombale. La ragione è semplice: sanno benissimo che la festa è finita. E prima di dover essere chiamati a pagare in base al proprio patrimonio e a quanto hanno evaso, tentano di stendere su tutto un velo salvifico. Rinvio anche per la scelta del successo di Mario Draghi al vertice della Banca d’Italia.Il presidente del Consiglio, incurante della gravità del momento, insiste nell’impegnare la Camera e il Senato con le leggi che gli permetterebbero di farla franca nei suoi processi. E non contesto di questo, proprio in coincidenza dei funerali delle vittime del crollo di un palazzo a Barletta, dove sono rimaste uccise anche quattro lavoranti in nero a 4 euro l’ora, si è presentato ieri a Montecitorio a raccontare barzellette e a scherzare sul nuovo partito che vorrebbe fondare: “Forza Gnocca”. Mentre Berlusconi si esibiva nell’emiciclo della Camera, nel Transatlantico Umberto Bossi ha confermato che il governo ha dato agli italiani una stangata durissima, che si sentirà via via nel 2012, ed  ha ammesso: “Non si arriverà al 2013, perché non puoi spellare la gente e poi chiedergli di votarti”. Il mondo intero ci guarda come un caso clinico. Tutti i siti dei maggiori quotidiani del mondo hanno riportato ieri il nuovo nome che Berlusconi vorrebbe dare al suo partito.
3. GLI IGNAVI SI FANNO CORAGGIO. SCAJOLA SI ORGANIZZA. PISANU ESCE ALLO SCOPERTO. VERSACE SE NE E’ GIA’ ANDATO. E MONTEZEMOLO SI AFFRETTA A PRESENTARE IL SUO PROGETTO. DI GIOCHI E GIOCHETTI CE NE SARANNO TANTI ALTRI: L’ODORE DELLA CRISI ECCITA GLI ANIMI.

Improvvisamente l’iceberg del centrodestra si sta sciogliendo. Gli industriali scoprono che Berlusconi fa male al paese. E in tutti i partiti ciascuno si attrezza per trovarsi nelle condizioni migliori quando si aprirà la crisi.
Il gruppo di Scajola, ex ministro silurato perché trovato in possesso di un appartamento acquistato da altri formalmente “a sua insaputa”, è pronto a negoziare l’uscita. Versace se ne è già andato dal Pdl. Pisanu da tempo parla di un governo di larghe intese. Puntano tutti ad evitare elezioni, facendo scoppiare la crisi prima che le elezioni diventino l’unica strada e di arruolare in questo tentativo tanti deputati e senatori nominati grazie all’attuale legge porcellum e che ora sono consapevoli che, in caso di voto anticipato, resterebbero a piedi. Insomma, si prepara la crisi per fare un governo di larghe intese e durare fino al 2013 per evitare che l’incapacità di questo governo possa portare direttamente ad elezioni anticipate in primavera.
Di giochi e giochetti del genere se ne vedranno molti, come in tutte le fasi di passaggio, in cui ciascuno cerca di collocarsi per trovarsi nelle condizioni migliori quando si aprirà una nuova fase.
Luca Cordero di Montezemolo, storico collaboratore di Gianni Agnelli e che ha fatto tutta la sua carriera nel gruppo Fiat ( tranne la breve parentesi in cui guidò Italia ’90), si prepara a fare l’imprenditore nobile che mette a disposizione del paese la propria persona per salvare la comunità dal disastro. Ieri ha rotto gli indugi. Parteciperà alla gara politica, in nome e per conto di un ceto imprenditoriale che fino a ieri tutto ha consentito a Berlusconi.

4. LA PROSSIMA SETTIMANA INTERCETTAZIONI ALLA CAMERA, PRESCRIZIONE BREVE AL SENATO E PROTESTA NELLE PIAZZE. TUTTO IL PD IMPEGNATO NEI PRESIDI DEL 14 E 15 OTTOBRE PER DIRE BASTA E PRESENTARE LE PROPOSTE PER RIDARE ALL’ITALIA IL SUO FUTURO.

Bavaglio alla Camera e prescrizione breve al Senato. Forse anche con un doppio voto di fiducia. Questi sono gli impegni del Parlamento la prossima settimana per imposizione della maggioranza di centrodestra, Lega in prima fila. Il Pd farà opposizione durissima nelle aule parlamentari ma si prepara a mobilitare tutte le sue forze per dire basta in tutto il paese. Il 14 e 15 ottobre in mille piazze i militanti del partito presenteranno ai cittadini le proposte del Pd per ridare all’Italia il futuro che  La mobilitazione del 14 e del 15 sarà un passaggio decisivo in vista della manifestazione nazionale del Pd che si svolgerà il 5 novembre a piazza San Giovanni a Roma. In nome del popolo italiano e per la riscossa dell’Italia migliore.

5. ESCE TAMTAM DEMOCRATICO, RIVISTA DEL PD. IN QUESTO NUMERO IL RILANCIO DEL SOGNO EUROPEO. INTERVISTA A BERSANI, ARTICOLI (TRA GLI ALTRI) DI BONINO, D’ALEMA, VISCO, FASSINA, GUALTIERI, LO MONACO.
Esce il secondo numero della rivista on line del Pd Tamtàm democratico. La rivista si può scaricare dal sito del Pd e in allegato a questa nota.
Il tema di questo numero è il rilancio del sogno europeo e l’iniziativa del Pd per mettere questo progetto al centro delle iniziative dei partiti progressisti europei.