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domenica 24 aprile 2011

QUESTIONE DI TEMPO

23/04/2011 21:38


A Milano «le Brigate rosse in procura» e, a Roma, le squadracce 
fasciste che augurano «buona pasquetta» per farsi beffe del
25 aprile. 
Direte: sono manifesti messi da qualche cretino. Vero, ma solo 
qualche anno fa non si sarebbero permessi. 
I cretini escono in massa allo...

giovedì 21 aprile 2011

CON LE ELEZIONI ALLE PORTE TREMONTI NASCONDE LA STANGATA CHE DARA’ AI CITTADINI COMUNI A PARTIRE DALL’ESTATE: SE TUTTO VA BENE 40 MILIARDI EURO DI SACRIFICI NEI PROSSIMI DUE ANNI.



Giulio Tremonti sta cercando di nascondere agli italiani ciò che gli ha riservato il  fallimento della politica economica del governo almeno fino a dopo le elezioni. Ma la verità sta uscendo fuori in modo incontrovertibile. «Tremonti la smetta di raccontare balle» ha attaccato ieri il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani parlando al Tg3: «Siccome ci sono le elezioni amministrative, di dice la verità a rate, si mette la polvere sotto al tappeto».
Il bollo ufficiale sulla certezza della mazzata che il governo dovrà presentare già a
settembre è arrivata ieri da Banca d’Italia, Corte dei Conti e Istat, durante le audizioni dei massimi dirigenti di questi organismi alla Camera sul tema dei conti pubblici. Da Il Corriere della Sera: “Contenere la spesa è decisivo per l`Italia e le misure dovranno essere note già a settembre. Le sfumature sono diverse ma le posizioni di Banca d`Italia e Corte dei Conti sul Documento di economia e finanza 2011 sono accomunate da alcune perplessità, come emerso ieri nelle audizioni alle commissioni Bilancio riunite di Camera e Senato. Sulle cifre, per Bankitalia la stima della manovra correttiva è di 35 miliardi di euro, mentre per la Corte dei Conti è di 40 miliardi. Due giorni fa il ministro dell`Economia Giulio Tremonti aveva parlato per il biennio 2013-2014 di almeno 15 miliardi, lo 0,5% del Pil ciascun anno. Il vicedirettore generale di Via Nazionale, Ignazio Visco, ha invece fatto presente che le stime «sono prudenti non inventate dalla Banca d`Italia. Si trovano nel documento» del governo che fa riferimento al 2,3% del Pil. L`aggiustamento strutturale richiesto dall`Europa, ha spiegato Visco, «è almeno dello 0,5% per quest`anno» e sale allo 0,8% per i due successivi poiché l`Italia ha un debito alto. Insomma, il piano di consolidamento delle finanze pubbliche presentato nel Def e che dovrà essere «vistato» da Bruxelles è per Bankitalia «ambizioso», tanto più che le misure concrete da attuare nel biennio 2013-2014 per conseguire il pareggio di bilancio - ha ricordato Visco - devono essere definite già a settembre», come prevedono le nuove regole europee». Riassumendo: manovra già per quest’anno e da settembre manovra ancora più pesante per i prossimi due. Che cosa aveva detto Tremonti, invece? “Ma no, dobbiamo solo fare un po’ di manutenzione dei conti”.

martedì 19 aprile 2011

GOVERNO GIU’ NEI SONDAGGI. STEFANIA CRAXI ATTACCA BERLUSCONI. PD IN SPINTA PER VINCERE LE AMMINISTRATIVE. MA IL LAVORO E’ APPENA COMINCIATO. E LA DESTRA GIA’ PENSA A UNA LEGGINA PER STERILIZZARE IL TERZO POLO AL SENATO IN CASO DI VOTO POLITICO


I sondaggisti più vicini al governo ci girano intorno e mischiano le carte. Ma i numeri delle ultime rilevazioni sul consenso degli italiani sono chiarissime. Crolla il consenso per Berlusconi. Crolla il consenso per il governo della destra. E nelle intenzioni di voto il centrosinistra supera il centrodestra (il Pd viene quotato da Ipr al 27 per cento).
Anche per questo il presidente del Consiglio sta mostrando segni di forte nervosismo. Le prossime elezioni amministrative saranno un passaggio decisivo. Il Partito Democratico sta lavorando al massimo. I sondaggi fanno sperare. Ma l’unico sondaggio che alla fine conterà sarà il voto degli italiani. Per questo il Pd non abbassa la guardia e continua a lavorare, sapendo che Berlusconi ha risorse finanziarie enormi, ha dalla sua un apparato mediatico formidabile e lotterà fino all’ultimo minuto con determinazione feroce. Non solo. La situazione del paese è talmente deteriorata che, quando pure Berlusconi si ritirasse o fosse sconfitto, resterebbe da fare un pesante lavoro di ricostruzione. Tanto pesante da rendere necessario il più ampio coinvolgimento delle forse sociali e politiche. Da l’Unità: «Sacrosante e precise», le parole di Giorgio Napolitano, reale il rischio «di pericolose degenerazioni» evocate dal Capo dello Stato, perché «siamo dentro a questa degenerazione, certamente». Pier Luigi Bersani commenta così il duro monito del presidente delle Repubblica e definisce «vergognoso» l`episodio dei manifesti contro i magistrati a Milano, «le destre stanno seminando mentalità barbarica e anticostituzionale» aggiunge parlando ad una iniziativa elettorale a Civitanova Marche. È alla luce di questo che secondo il segretario dei democratici è necessaria una coalizione elettorale fra le forze progressiste e moderate del Paese, «non sante alleanze», ma un cartello forte e unito «perché se ci si divide, con un solo voto in più Berlusconi può fare il presidente della Repubblica il prossimo giro». Il Berlusconismo non si esaurirà con l`uscita da palazzo Chigi di Berlusconi, il suo «tramonto sarà drammatico, noi non abbiamo il cronometro – ragiona Bersani -, non abbiamo il calendario ma sappiamo che sarà drammatico e ci sarà bisogno di una fase di ricostruzione, con un pacchetto di riforme per la democrazia e per un nuovo patto sociale, per dare un po` di lavoro e di crescita economica». Forze progressiste e moderate per «un`operazione di ricostruzione» del Paese e per scongiurare l`ascesa al Colle di Silvio Berlusconi che non ha mai fatto mistero delle sue alte aspirazioni. Che poi la condizione per tornare a parlare ed affrontare i problemi del paese sia quella di voltare pagina passando attraverso il voto anticipato, per Bersani, come per D`Alema, come per il resto dell`opposizione da Casini a Di Pietro e Fini, è ormai fuori di ogni dubbio. Superato il tempo dei governi tecnici, le urne restano l`unica soluzione all`attuale grave crisi politico istituzionale in cui il centrodestra ha gettato il paese. Dai problemi della giustizia alle riforme, tutto passa in secondo piano davanti alle questioni personali e giudiziarie del premier.
«Siamo al problema solito - dice il leader Pd -: Berlusconi ha interesse a non risolvere i problemi e ad acuirli per poi poter sbandierare una guerra contro la magistratura.
Questa è certamente una china pericolosa». Anche Berlusconi sa che questa è la sfida. Ieri perfino il sottosegretario agli Esteri, Stefania Craxi, è uscita allo scoperto, chiedendo l’apertura di una nuova stagione.
Da La Repubblica: «Silvio deve uscire di scena nel modo giusto, non può essere travolto dal ridicolo. Deve smetterla di raccontare barzellette oscene: non gli fanno onore e non fanno ridere». «La magistratura deve perseguire il reato e non moralizzare la società, ma quello che è successo non è stato un bello spettacolo». Berlusconi bocciato anche come futuro capo dello Stato: «Vorrei vedere l`età abbassarsi». Il presidente del Consiglio non ignora i pericoli. Proprio per questo si sta preparando alla possibilità di un voto politico anticipato. Con il solito metodo di una leggina per piegare il risultato delle urne, come già avvenne nel 2006 con la legge porcata di Calderoli. Da Il Messaggero: “C`è un tarlo che assilla Silvio Berlusconi e che ha impedito finora al premier di andare alle elezioni: la certezza che al Senato non vincerebbe nessuno e che il Nuovo Polo guidato da Pier Ferdinando Casini e Gianfranco Fini risulterebbe determinante per formare qualsiasi maggioranza. E, inutile dirlo, dopo le elezioni Casini e Fini mai e poi mai benedirebbero il ritorno di Berlusconi a palazzo Chigi. Ebbene il Cavaliere, da uomo del fare, ha deciso di rimuovere l`ostacolo. Come? Cambiando la legge elettorale del Senato per sterilizzare il potere di interdizione del Nuovo Polo. Dopo un vertice segreto un paio di settimane fa a palazzo Grazioli con Berlusconi e dopo un incontro tra i coordinatori del Pdl e gli esperti legislativi Gaetano Quagliariello, Peppino Calderisi, Lucio Malan, Vincenzo Nespoli, è scattata l`operazione per cancellare Casini e Fini”.



PROGRAMMA DEL 25 APRILE FESTA DELLA LIBERAZIONE


martedì 12 aprile 2011

LA PRESCRIZIONE BREVE E' UN'AMNISTIA PER I FURBI: ELENCO COMPLETO DEI REATI .

Tutti i reati che beneficiano della prescrizione breve (video)

La prescrizione breve è un'amnistia per i più furbi: diffondi l'elenco completo dei reati interessati dal ddl e i principali processi che non arriveranno mai ad una sentenza. Dalle 19 se ne parla a PD OGGI su Youdem: commenta la diretta




La prescrizione breve riduce ancora di più i tempi per l’accertamento dei colpevoli e garantisce impunità ai più furbi che hanno una fedina penale apparentemente pulita e riescono a sfuggire alla legge. Per questo oggi il Pd alla Camera è impegnato nell'ostruzionismo in Aula contro questa legge vergogna. Con questa legge voluta dal Governo Berlusconi le vittime saranno ancora più sole e sarà più difficile ottenere giustizia per i gravi reati quali la corruzione, la concussione, il peculato, le frodi in appalti, lo scambio elettorale politico mafioso, gli omicidi colposi, le violenze sessuali, il furto in casa, le rapine, le truffe, gli incendi dolosi, il falso in bilancio, le lesioni colpose da infortunio sul lavoro, lo smaltimento illecito di rifiuti anche speciali, la ricettazione, l’estorsione, lo stalking e tanti e tanti altri ancora. Sarà un caos che non farà altro che aggravare le difficoltà del sistema giustizia e aumentare il numero dei processi che quotidianamente si estinguono. In Europa nessun paese ha introdotto la prescrizione breve, come invece vogliono in Italia Bossi e Berlusconi; anzi, per i reati più gravi quando sono stati individuati i colpevoli si concede il tempo sufficiente alla piena celebrazione dei processi.
In Italia si sta effettuando una vera e propria amnistia mascherata con effetti permanenti, pur di salvare il Presidente del Consiglio Berlusconi dai suoi processi, buttando al macero immediatamente circa 5000 processi che ancora non hanno superato il primo grado di giudizio, premia i disonesti e ignora le vittime. 
Processo Mills per corruzione: imputato Silvio Berlusconi Strage alla stazione di Viareggio 29 giugno 2009: 32 morti Crack Parmalat 2003: 80.000 risparmiatori truffati per oltre 14 miliardi di euro Terremoto a L’Aquila 6 aprile 2009: 278 vittime, di cui 8 ragazzi nella Casa dello Studente Doping Olimpiadi Invernali Torino 2006 Amianto nei Cantieri Navali di Palermo: 40 operai morti Calciopoli Napoli 2006 Crack Cirio 2003: truffa per oltre 1 miliardo di euro

Dalle 19 se ne parlerà a Pd Oggi su YouDem: puoi commentare la diretta su facebook su twitter.

ELENCO DEI REATI INTERESSATI DAL DDL SULLA PRESCRIZIONE BREVE • articolo 314 del codice penale (PECULATO). • articolo 315 del codice penale (MALVERSAZIONE). • articolo 316 del codice penale (PECULATO PER ERRORE ALTRUI). • articolo 316 bis del codice penale (MALVERSAZIONE AI DANNI DELLO STATO). • articolo 316 ter del codice penale (INDEBITA PERCEZIONE DANNI STATO). • articolo 317 del codice penale (CONCUSSIONE). • articolo 318 del codice penale (CORRUZIONE). • articolo 319 del codice penale (ATTO CONTRARIO A DOVERI D’UFFICIO). • articolo 319.ter del codice penale (CORRUZIONE IN ATTI GIUDIZIARI). • articolo 320 del codice penale (CORRUZIONE INCARICATO DI PUBBLICO SERVIZIO). • articolo 322 del codice penale (ISTIGAZIONE ALLA CORRUZIONE). • articolo 322.bis del codice penale (PECULATO/CONCUSSIONE/CORRUZIONE COMUNITA’ EUROPEA). • articolo 323 del codice penale (ABUSO D’UFFICIO). • articolo 324 del codice penale (INTERESSE PRIVATO IN ATTI D’UFFICIO). • articolo 326 del codice penale (RIVELAZIONE SEGRETI D’UFFICIO). • articolo 328 del codice penale (OMISSIONE DI ATTI D’UFFICIO). • articolo 336 del codice penale (VIOLENZA A PUBBLICO UFFICIALE). • articolo 337 del codice penale (RESISTENZA A PUBBLICO UFFICIALE). • articolo 338 del codice penale (VIOLENZA O MINACCIA AD UN CORPO POLITICO, AMMINISTRATIVO O GIUDIZIARIO). • articolo 340 del codice penale (INTERRUZIONE DI PUBBLICO SERVIZIO). • particolare prevedendo un aumento del tempo necessario a prescrivere il reato di cui all’articolo 347 del codice penale (USURPAZIONE DI FUNZIONI PUBBLICHE). • articolo 348 del codice penale (ESERCIZIO ABUSIVO DI UNA PROFESSIONE). • articolo 355 del codice penale (INADEMPIMENTNO DI CONTRATTI DI PUBBLICHE FORNITURE). • articolo 589 del codice penale (OMICIDIO COLPOSO). • articolo 609.bis del codice penale (VIOLENZA SESSUALE). • articolo 609.quater del codice penale (ATTI SESSUALI CON MINORENNE). • articolo 609.quinquies del codice penale (CORRUZIONE DI MINORENNE). • articolo 609.octies del codice penale (VIOLENZA SESSUALE DI GRUPPO). • articolo 416.ter del codice penale (SCAMBIO ELETTORALE POLITICO-MAFIOSO) • articolo 419 del codice penale (DEVASTAZIONE E SACCHEGGIO). • particolare prevedendo un aumento del tempo necessario a prescrivere il reato di cui all’articolo 420 del codice penale (ATTENTANTO A IMPIANTI DI PUBBLICA UTILITA’) • articolo 423 del codice penale (INCENDIO) • articolo 423.bis del codice penale (INCENDIO BOSCHIVO) • articolo 424 del codice penale (DANNEGGIAMENTO SEGUITO DA INCENDIO) • articolo 432 del codice penale (ATTENTATO ALLA SICUREZZA DEI TRASPORTI) • articolo 624 bis del codice penale (FURTO IN ABITAZIONE). • articolo 628 del codice penale (RAPINA) • articolo 629 del codice penale (ESTORSIONE) • articolo 640 del codice penale (TRUFFA) • articolo 641 del codice penale (INSOLVENZA FRAUDOLENTA) • articolo 648 del codice penale (RICETTAZIONE) • articolo 648.bis del codice penale (RICICLAGGIO) • articolo 514 del codice penale (FRODI CONTRO LE INDUSTRIE NAZIONALI) • articolo 583.bis del codice penale (PRATICHE DI MUTILAZIONE DEGLI ORGANI GENITALI FEMMINILI) • articolo 648.ter del codice penale (IMPIEGO DI DENARO, BENI O UTILITA’ DI PROVENIENZA ILLECITA) • articolo 646 del codice penale (APPROPRIAZIONE INDEBITA) • articolo 614 del codice penale (VIOLAZIONE DI DOMICILIO) • articolo 610 del codice penale (VIOLENZA PRIVATA) • articolo 644.bis del codice penale (USURA IMPROPRIA) • articolo 644 del codice penale (USURA) • articolo 643 del codice penale (CIRCONVENZIONE DI INCAPACI) • articolo 2621 del codice civile (FALSE COMUNICAZIONI SOCIALI) • articolo 2622 del codice civile (FALSE COMUNICAZIONI SOCIALI IN DANNO DELLA SOCIETA’ DEI SOCI O DEI CREDITORI). • articolo 2623 del codice civile (FALSO IN PROSPETTO). • articolo 2624 del codice civile (FALSITA’ NELLE RELAZIONI O NELLE COMUNICAZIONI DELLE SOCIETA’ DI REVISIONE). • articolo 2626 del codice civile (INDEBITA RESTITUZIONE DEI CONFERIMENTI). • articolo 2627 del codice civile (ILLEGALE RIPARTIZIONE DEGLI UTILI E DELLE RISERVE). • articolo 2628 del codice civile (ILLECITE OPERAZIONI SULLE AZIONI O QUOTE SOCIALI O DELLA SOCIETA’ CONTROLLANTE). • articolo 2629 del codice civile (OPERAZIONI IN PREGIUDIZIO DEI CREDITORI). • articolo 349 del codice penale (VIOLAZIONE DI SIGILLI). • articolo 337.bis del codice penale (OCCULTAMENTO CUSTODIA O ALTERAZIONE DI MEZZI DI TRASPORTO). • articolo 341.bis del codice penale (OLTRAGGIO A PUBBLICO UFFICIALE). • articolo 351 del codice penale (VIOLAZIONE DELLA PUBBLICA CUSTODIA DI COSE). • articolo 334 del codice penale (SOTTRAZIONE O DANNEGGIAMENTO COSE SEQUESTRATE NEL CORSO DI UN PROCEDIMENTO PENALE). • articolo 335 del codice penale (VIOLAZIONE COLPOSA NELLA CUSTODIA DI COSE SEQUESTRATE NEL CORSO DI UN PROCEDIMENTO PENALE O DALL’AUTORITA’ AMMINISTRATIVA). • articolo 612.bis. del codice penale (STALKING) Video realizzato da Youdem

IMMIGRATI: GOZI (PD), DESTRA DA ANNI ANTI-UE ORA PAGA CONSEGUENZE

  Roma, 11 apr. (Adnkronos) - "Chi semina acqua raccoglie tempesta: la destra che per anni ha seminato anti-europeismo e si e' opposta ad una politica di immigrazione comune si trova ora un'Europa rinunciataria ed egoista". Lo afferma Sandro Gozi, responsabilepolitiche Ue del Pd.  "La solidarieta' tra paesi -aggiunge- non si inventa da un giorno all'altro, si costruisce giorno per giorno. Oggi tutti gli italiani possono toccare con mano l'isolamento in Europa del nostro paese che denunciamo da tempo e che stiamo pagando a caro prezzo".
Secondo il deputato "e' necessario un cambiamento radicale nella linea seguita sinora dal governo italiano. Ci aspettiamo che Maroni chieda al Consiglio dei Ministri di adottare il prima possibile la proposta della Commissione volta a rafforzare l'Agenzia per il controllo delle frontiere esterne e che annunci il recepimento della direttiva rimpatri con la legge comunitaria 2010 accettando emendamenti che da 1 anno propiniamo al governo. La direttiva sarebbe uno strumento molto utile per gestire questa crisi". Conclude Gozi: ''Il ministro Maroni indichi con precisione come sta utilizzando i 211 milioni che la UE ha gia' dato all'Italia per il controllo delle frontiere esterne, per i rifugiati e per l'integrazione. Solo cosi' potremo recuperare credibilita' ed influenza e potremo convincere i nostri partner europei a rispettare quell'obbligo di solidarieta' in materia di immigrazione sancito daltrattato di Lisbona''.

lunedì 4 aprile 2011

PIANO DEL PD PER EMERGENZA IMMIGRAZIONE




Roma, 1 aprile 2011


Di fronte all’emergenza immigrazione, per incapacità e per esigenze strumentali, il governo ha creato uno stato di confusione e di sbandamento creando tensioni mai viste neppure in situazioni più difficili di questa, che pure il nostro Paese ha saputo affrontare, come nel caso del Kosovo, quando si registrarono circa 50mila arrivi.
Assumendosi le sue responsabilità di fronte al Paese, il Partito Democratico presenta le sue proposte per uscire finalmente da una situazione insostenibile e affrontare l’emergenza.
Innanzitutto, impegniamo il governo a ottenere un accordo con la Tunisia, che preveda in particolare uno stop agli arrivi oltreché una gestione programmata dei rientri.
Secondo, chiediamo l’applicazione dell’articolo 20 del decreto legislativo 286 del 1998 (Misure straordinarie di accoglienza per eventi eccezionali), così da ottenere dall’Unione europea l’applicazione della direttiva 55 del 2001 relativa alla concessione della protezione temporanea in caso di afflusso massiccio di sfollati e alla cooperazione in ambito comunitario, recepita dal decreto legislativo n.85 del 2003, che rende quindi possibile la circolazione europea e il tempo necessario per organizzare le operazioni di rimpatrio evitando problemi rilevanti di allarme sociale. Si tratta di una scelta ineludibile per garantire la sicurezza e dare certezza a tutto il percorso.
Terzo, sulla base dei precedenti punti, chiediamo al governo di abbandonare la strategia delle tendopoli che stanno già creando tensioni ingestibili. In accordo con le Regioni, gli Enti locali e in collaborazione con le associazioni di volontariato e la Protezione civile, si organizzi l’accoglienza in modo diffuso sul territorio.
Il Partito Democratico, in tutti i suoi luoghi di responsabilità, è pronto sulla base di questo piano a un impegno convinto per uscire dall’emergenza. Ciò presuppone una radicale correzione da parte del governo dell’impostazione assunta fin qui. In assenza di questa correzione, il governo si assumerà pienamente una grave responsabilità.
Infine, il Partito Democratico esprime una vivissima preoccupazione per la totale assenza del governo sullo scenario del Mediterraneo, che è di fronte a una evoluzione i cui effetti non sono ancora prevedibili. L’Italia chieda la convocazione urgente di una Conferenza sul Mediterraneo per determinare una visione comune e comuni linee di intervento.



domenica 3 aprile 2011

LA TRACCIA DI ZAPATERO

2 APRILE 2011 

Ho ascoltato con attenzione il breve discorso con cui ieri Jose Luis Rodriguez Zapatero, capo del governo spagnolo, ha annunciato che non si presenterà alle prossime elezioni. Ho letto quelle otto cartelle scarse: ho sottolineato le parole errori, responsabilità, progetto politico, futuro.

venerdì 1 aprile 2011

LA NOTA DEL MATTINO 1 APRILE 2011


  
     GIUSTIZIA. VINCE LA TENACIA DEL PD. CAPORETTO DELLA DESTRA. E LA BATTAGLIA CONTINUA IN PARLAMENTO E NELLE PIAZZE. PROSSIMA SETTIMANA DECISIVA. BERLUSCONI RIPROVA A SVIARE L’ATTENZIONE DA PROCESSI E NORME CON IL TRUCCO CON UN ALTRO SHOW: A TUNISI.

La tenacia e la fermezza del Partito democratico, dentro e fuori al Parlamento, hanno permesso alle opposizioni di sconfiggere il tentativo di approvare in fretta e furia una leggina sulla prescrizione breve che avrebbe messo Silvio Berlusconi al riparo dalla condanna per corruzione nel processo Mills. Per la destra, che ha dimostrato incapacità tattica e di tenuta, i due giorni di dibattito alla Camera, con intemperanze, insulti e nervosismi, sono stati una Caporetto. Ma la partita non è finita. La prossima settimana riprende il dibattito sul processo breve (compresa la prescrizione breve) e si dovrà votare anche per il conflitto di attribuzione, cioè per sollevare o no presso la Corte Costituzionale il problema di trasferire il processo per concussione e prostituzione minorile nei confronti di Berlusconi dal tribunale di Milano al tribunale dei ministri. Lunedì (giorno in cui il presidente del Consiglio aveva promesso che sarebbe tornato in tribunale per il processo per evasione fiscale Mediatrade) Berlusconi si recherà a Tunisi per parlare di immigrazione. Si prevede un altro show mediatico per coprire di fronte all’opinione pubblica i processi e la discussione parlamentare sulle leggi ad personam.
La Repubblica: “Bersani indica la via della «piazza e del Parlamento». «Dobbiamo stare in tutti e due i luoghi. Combatteremo alla Camera anche martedì sul conflitto di attribuzione per il processo Ruby. Prepariamo le notti bianche 1`8 aprile su scuola e democrazia. A Napoli, Torino, Milano e Bologna». E Bersani spedisce una lettera a Casini e Di Pietro per un`azione comune della minoranza sui tg Rai: monitoraggio costante per denunciare omissioni e censure.
La replica dell` Udc e dell`Idv è positiva. «Aderiamo», dice il centrista Roberto Rao. L`opposizione prova a marciare unita”.
Rosy Bindi: “Il rinvio alla prossima settimana del processo breve è una sonora sconfitta dell'arroganza di questo governo e questa maggioranza. E' stata premiata la determinazione delle opposizioni e la fermezza della battaglia condotta dal Pd nell'aula di Montecitorio e con la mobilitazione dei cittadini in difesa della Costituzione e della legalità. La nostra battaglia continuerà, noi non ci fermiamo e non ci saranno più settimane ordinarie di lavori parlamentari”.
Unità. Intervista a Dario Franceschini, presidente del gruppo parlamentare del Pd alla Camera. “Una sconfitta totale della maggioranza, una resa incondizionata. Dopo due giorni di fuoco sono stati costretti a rinviare la prescrizione breve. Sono riusciti solo a dimostrare una volta di più qual è la loro vera priorità: Berlusconi e i suoi processi. I problemi del Paese vengono dopo». Dario Franceschini, presidente dei deputati Pd, risponde a l`Unità appena uscito dal Quirinale, dove è stato ricevuto dal presidente Napolitano insieme alla collega Anna Finocchiaro.  Cosa insegna questa due giorni di battaglia parlamentare rispetto al come fare opposizione? E una fase che richiede un di più di intransigenza? «Non è una fase che richiede modalità diverse: un grande partito deve costantemente tenere insieme una parte propositiva e una di contrasto duro quando si vedono abusi totali come quelli di questi giorni: di fronte a tali violazioni delle regole l`opposizione deve diventare intransigente, senza timore che questo annacqui il messaggio riformista. E questo produce risultati: dopo solo due giorni di "fuoco" da parte nostra, ieri hanno rinviato le norme sulla prescrizione di cui solo mercoledì era stata chiesta con un voto l`anticipazione. Hanno gettato il Parlamento nel caos, dando al Paese  l`immagine di una maggioranza che in cima a tutto mette i processi di Berlusconi: dal conflitto di  attribuzione sul caso Ruby fino alla prescrizione. Se c`è tempo poi viene tutto il resto». Nel Pd si è chiuso il dibattito sull`Aventino, cioè l`idea di abbandonare i lavori del Parlamento? «È chiuso.
Capisco che possa avere un effetto evocativo, ma di Aventino nella storia italiana ce n`è già stato uno, e mi pare che sia bastato. Da li è partito il Ventennio fascista. Questi due giorni hanno dimostrato che l`opposizione deve stare in aula, quando c`è lo scontro non si abbandonano i posti di combattimento. E se l`opposizione combatte tutta unita, dall`Idv fino a Fli, i risultati arrivano. Se ce ne fossimo andati, Pdl e Lega avrebbero approvato la prescrizione breve in un`ora e mezzo. Finché io sarò capogruppo, il Pd starà in aula a combattere, usando tutti gli strumenti previsti dal regolamento». Esclude anche l`ipotesi di dimissioni di massa? «È un altro argomento evocativo, ma non abbiamo nessuna intenzione di lasciare campo libero a Berlusconi. Non scherziamo, e poi se ci dimettessimo subentrerebbero i non eletti. Siamo stati votati per fare opposizione, non bisogna farsi trascinare da ondate emotive. Di fronte ai rischi che corre la democrazia c`è bisogno sia del nostro lavoro in Aula sia di una mobilitazione civile e pacifica nel Paese. Non sono alternative, sono complementari». Oggi nel Pd è riaffiorata l`idea che con questi numeri il governo non finirà la legislatura... «Lo diciamo dal 14 dicembre: hanno una maggioranza in grado di reggere solo sui "grandi eventi", e cioè voti di fiducia e leggi ad personam. Su tutto il resto non sono in grado di garantire la presenza in aula dei membri del governo. Così condannano il Parlamento alla paralisi, non hanno più i numeri per affrontare i problemi del Paese». Si è discusso spesso delle presenze in aula dell`opposizione. A volte le assenze hanno salvato il governo... «Il nostro gruppo ha il record delle presenze, con una media oltre il 95%. Poi ci sono le malattie, o gli eventi imprevedibili. Ma sono orgoglioso di come si comportano i miei deputati. Nella maggioranza invece hanno i nervi a fior di pelle perché hanno capito che non ce le fanno a governare: mercoledì il ministro della Difesa che insulta il presidente della Camera e l`opposizione, ieri il ministro della Giustizia che scaglia il tesserino contro i banchi dell`opposizione...». Torna a tirare aria di elezioni? «Non dobbiamo ricominciare a parlare di alleanze. Per il momento basta che le opposizioni si muovano insieme in Parlamento e comincino a fare anche delle iniziative comuni nel Paese, coinvolgendo anche chi sta fuori dal Parlamento come Sel. A Cortona ho parlato di "Patto delle opposizioni": di fronte ai rischi corre la democrazia deve prevalere l`idea che siamo in emergenza democratica. Cosa deve succedere ancora prima che ce ne accorgiamo? Quali altri abusi? Di fronte a un`emergenza, anche degli avversari, che forse torneranno ad esserlo, devono costruire un percorso comune». Oggi pomeriggio (ieri, ndr) la Lega è sembrata andare per conto suo sull`ordine del giorno della Camera. Ha colto segni di "sganciamento" dal Pdl? «Nessuno sganciamento. Nelle vicende fondamentali si dimostrano sempre servitori fedeli del Capo. Erano tutti in aula, compreso Bossi, a votare per una legge che non influisce solo sui processi di Berlusconi, ma sui reati comuni. Un incensurato che commette una rapina, un furto o una violenza carnale avrà uno "sconto" sulla prescrizione. Alla faccia della sicurezza di cui si riempiono la bocca...». Fine del dialogo sul federalismo fiscale? «Su quel tema continuerà il nostro lavoro di merito per migliorare i decreti o almeno contenere il danno. Sono regole che riguardano il futuro del sistema Paese, non ci possiamo sottrarre».